Bioy Casares Adolfo
Narratore e critico argentino nasce in una famiglia colta di estrazione borghese. A 17 anni conosce Borges, con il quale - e con Silvina Ocampo - formerà un vero e proprio sodalizio letterario, pubblicando una celeberrima Antologia della letteratura fantastica (Antología de la literatura fantástica, 1940).
Sempre in collaborazione con Borges, Casares pubblica Sei problemi per don Isidro Parodi (Seis problemas para don Isidro Parodi, 1942); Un modello per la morte (1946); Racconti brevi e straordinari (Cuentos breve y extraordinarios, 1953); Nuovi racconti di Bustos Domecq (Nuevos cuentos de Bustos Domecq, 1977). Nel 1943 esce un'altra antologia: I migliori racconti polizieschi (Los mejores cuentos policiales).
L'opera più conosciuta di Casares è L’invenzione di Morel (La invención de Morel, 1940), storia di una macchina fantastica in grado di riprodurre uomini e cose (nel labirintico scenario di un'isola deserta dei Tropici, un misterioso scienziato e la sua corte di amici ripercorrono l'illusione umana di sottrarsi attraverso l'Arte alla corruttibilità della Vita e divenire pura Forma. Ma l'immortalità dei personaggi passa necessariamente per la loro morte, a cui segue di poco quella del narratore, involontario testimone degli eventi. L'eternità toccherà solo al suo racconto, dove si scrive il ricordo dei fatti: "Queste righe rimarranno immutabili").
Importante ricordare anche Piano di evasione (Plan de evasión, 1945), Il sogno degli eroi (El sueño de los héroes, 1954), Diario della guerra del maiale (Diario de la guerra del cerdo, 1969), Dormire al sole (Dormir al sol, 1973), L’avventura di un fotografo a La Plata (La aventura de un fotógrafo en La Plata, 1985), Una bambola russa (Una muñeca rusa, 1991), nonché i racconti di Il lato dell’ombra e altre storie fantastiche (Historias fantásticas, 1972). In italiano è apparsa l’antologia Un leone nel parco di Palermo:racconti 1948-1962 edita da Einaudi nel 2005.
Dalla collaborazione con Con Silvina Ocampo, divenuta sua moglie, nacque anche Chi ama, odia (Los que aman odian, 1962).
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